la Gioielleria Dogale diretta da Giorgio Berto, uno degli ultimi maestri orafi rimasti in città.
Con i figli Alessandro e Ursula gestisce con la passione che solo un artigiano vero può avere nei confronti di quella che considera un’arte, il suo atelier, lavorando dal vivo l’oro.
Chiunque con i propri occhi può vederlo qui far nascere piccoli oggetti preziosi e unici, come lo sono i “Moretti veneziani”, un gioiello della antica tradizione, pensato per rappresentare la vittoria di Venezia sui pirati turchi e che alla Dogale si produce praticamente da fine anni ’50.
Altre preziose proposte sono rappresentate dagli anelli con pietre incise; dagli anelli Chevalier con stemmi nobiliari e dai gioielli Vanitas, ovvero i memento mori a soggetto teschio: da quelli allegri e vivaci, a quelli in stile messicano o rock.
Per l’atelier di Giorgio Berto sono passati la contessa Marzotto, il finanziere Robert de Balkany e clienti esigenti dell’aristocrazia europea, ma anche galleristi, stilisti e grandi imprenditori da tutto il mondo.





