Gennaio, decisamente un mese non molto richiesto dal grande turismo. Il termine del periodo natalizio, la stagione fredda e le ultime restrizioni a livello internazionale poco invogliano a muoversi.

Perché allora scegliere questo mese per un soggiorno a Venezia?

Semplice… 

E’ proprio il periodo invernale quello che più si adatta a scoprire sapori e bellezze di una città così particolare. Niente resse, né code per visitare luoghi straordinari come la basilica di San Marco o Palazzo Ducale, nessun affollamento sui vaporetti in Canal Grande e, non per ultimo, allettanti offerte di soggiorno. 

Le atmosfere notturne, a volte la nebbia, o una lieve nevicata come quella che accompagna queste gondole a riposo, accrescono il fascino e la voglia di scoprire angoli nascosti e magari il piacere di perdersi in una città che, ancor più in questo periodo, sembra sfuggire alle regole del tempo.

Ma l’inverno si sa, invita anche alla ricerca di un rifugio. 

Ecco allora provare il piacere di riscaldarsi al tepore di un caffè storico, di assaggiare qualche piatto della tradizione in un buon ristorante (diamo all’interno qualche consiglio) o gustare un’ombra di vino o un aperitivo in un tipico bàcaro (così vengono chiamate a Venezia le osterie). 

O ancora, immergersi nell’atmosfera di un’antica dimora veneziana, oggi sede di una raccolta museale, godere di uno spettacolo o di un concerto di musica classica, in una raffinata sala di teatro o nella suggestione di una antica chiesa o palazzo. 

Gennaio in città

Si apre un nuovo anno, simbolo in ogni parte del mondo di rinnovamento e di buoni auspici.

Anche noi ci auguriamo sia così. 

Certo, avremo sperato in una situazione globale più tranquilla, ma la vita continua ed è giusto affrontarla con le dovute regole ed attenzioni. 

Venezia resta, nonostante tutto, una città aperta al mondo e oggi, come detto, forse ancor più attraente. Al suo immutabile fascino aggiunge poi come sempre un panorama di appuntamenti e invoglianti occasioni.

Come da tradizione si parte dall’atteso Concerto di Capodanno, un must assoluto.

Diretto dal maestro Fabio Luisi con l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice e trasmesso in diretta dalla rete nazionale di RAI 1, chiuderà in bellezza i festeggiamenti con due capisaldi del patrimonio musicale italiano tratti da opere di Giuseppe Verdi. Di tutt’altro tenore ma sempre festosa, l’apertura dell’anno al Lido. 

L’isola affacciata sul mare, celebre per la sua Mostra del Cinema, festeggia il nuovo anno con il suo classico appuntamento: il bagno degli “Ibernisti”, un inebriante tuffo in mare di un manipolo di appassionati che coinvolgerà il pubblico presente con assaggi e un brindisi augurale.

Il periodo festivo continuerà poi fino all’Epifania, il 6 gennaio, con la Regata delle Befane: una folkloristica sfida remiera, caratterizzata dai divertenti protagonisti che attraverseranno in costume il Canal Grande da San Tomà a Rialto. Qui, una calza gigante appesa sotto il ponte icona della città, simboleggerà l’ambito traguardo. 

Anche in questo caso il pubblico verrà intrattenuto con specialità del momento: vin brulè, cioccolata e pinza, l’inimitabile dolce veneto del momento.

L’altro appuntamento della giornata sarà in Piazza San Marco presso l’antica Torre dell’Orologio (nota anche come Torre dei due Mori) dove un orologio astronomico in oro e smalto, da più di cinquecento anni, segna lo scorrere del tempo.

Qui, allo scoccare del mezzogiorno, un antico e delicato meccanismo attivato solo due volte l’anno (l’altra occasione è il giorno dell’Ascensione) farà uscire dalla loggia del secondo piano, le figure dei Re Magi e di un Angelo con la tromba in processione davanti alla statua della Madonna. 

Ancora per il periodo festivo, in questo caso fino al 9 gennaio, segnaliamo gli orari speciali e prolungati che permetteranno di scoprire, ma anche di riscoprire, una parte importante del patrimonio culturale della città, quello conservato dalle collezioni dei Musei Civici. In particolare, quelle di Palazzo Ducale e Museo Correr che saranno aperte in questo periodo, il venerdì, il sabato e la domenica, fino alle ore 23 (biglietteria ore 22).

Alle collezioni museali dei Civici e degli altri musei (li elenchiamo tutti nell’apposita sezione) si affiancano le mostre d’arte (anche se molte in chiusura nella prima metà del mese), in primis, quella allestita a Palazzo Ducale promossa per i 1600 anni di storia della città.

Venezia 1600, nascite e rinascite, questo il titolo, racconta attraverso una scelta di straordinarie opere di artisti, architetti, uomini di lettere, alcuni momenti cruciali della storia della città, appunto dalla sua nascita, fino alla seconda più disastrosa acqua alta della sua storia, quella del 2019. Un racconto che si conclude con uno sguardo ottimistico verso nuove future sfide che Venezia dovrà affrontare.

Nel panorama espositivo proseguono tra le altre, due mostre che “parlano” di vetro artistico e di design: Tapio Wirkkala e Toni Zuccheri alla Venini, presso le Stanze del Vetroe Tony CraggSilicon Dioxide al Museo del vetro di Murano e la mostra, di recente aperta Le tre stelle di Romano, alla Fondazione Querini Stampalia, dedicata al noto ristorante d’Arte “da Romano”.

Tra le imminenti chiusure ricordiamo la mostra fotografica dedicata al noto reporter Mario De Biasi ai TreOci; quella sul progetto di Mario Peliti, HyperVenezia a Palazzo Grassi e dello scultore e video-performer Bruce Nauman a Punta della Dogana. Chiuderanno ancora nel mese Migrating Objects alla Collezione Peggy Guggenheim; Campigli e gli Etruschi e Power & Prestige, a Palazzo Franchetti; “Scandalosamente bello” la mostra dedicata al nuovo Centro di Chirurgia pediatricadi Emergency in Uganda su progetto di Renzo Piano (tutti i dettagli nella relativa sezione).

Per quanto riguarda la pagina degli spettacoli, segnaliamo la programmazione del Teatro La Fenice con quattro concerti per la stagione sinfonica diretti da John Axelrod e Charles Dutoit; la prima nazionale del musical Casanova Opera Pop ideata dal noto cantante Red Canzian (al Teatro Malibran) e la prima rappresentazione italiana del balletto Maria Antonietta del Malandain Ballet Biarritz.

Ancora tra gli eventi del mese segnaliamo il Giorno internazionale della Memoria, il 27 gennaio, ricordato da uno speciale programma di visite ed eventi promosso dalla Comunità ebraica presso l’antico Ghetto, incastonato nel suggestivo sestiere di Cannaregio, dove oggi si trova il museo ebraico e alcune antiche sinagoghe. 

A gennaio c’è infine un’attrazione che non può lasciare indifferenti: è quella dei saldi.

Lo shopping post-natalizio è ricercatissimo in ogni parte del mondo e Venezia, città da sempre aperta ai commerci, non manca di presentarsi anche in questo campo al massimo delle potenzialità.

Oltre infatti ad essere una città d’arte – con musei e mostre sono numerose e preziose  in questo campo le gallerie d’arte e di antiquariato – Venezia è da sempre città dove l’artigianato e il talento creativo fioriscono. La sua storia ha visto mani sapienti realizzare creazioni preziose e raffinate come mosaici, vetri, merletti, tessuti, gioielli e profumi.

Tra calli e campielli si potranno incontrare boutique innovative e concept-store, ma anche tipiche botteghe artigiane e atelier specializzati in maschere e costumi storici.

Si aggiunge il vetro artistico di Murano del quale la città va fiera, rappresentato oltre che dalle fucine storiche dell’isola (da dove si può assistere alle fasi di produzione) da numerosi negozi sparsi per la città.

Si aggiungono naturalmente le vetrine sfavillanti dei grandi brand internazionali di moda e del lusso, tutti in gran parte attestati nella zona di San Marco, tra Via XXII Marzo e le Mercerie.

Buon soggiorno veneziano e, naturalmente, un particolare augurio di buon anno anche da noi!    D.R.

I Palazzi di Venezia a portata di mano

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