Mai come in questi anni l’uomo si è domandato quale sarà il suo futuro, o meglio, quale sarà il futuro del suo pianeta. Nel campo della scienza, della medicina, dell’ambiente, si chiedono risposte immediate visto soprattutto la sovrappopolazione che ormai la terra ha raggiunto. 

Ecco allora quasi naturale i a quella materia che studia l’organizzazione dello spazio antropizzato, cioè adattato alla vita dell’essere umano. 

The Laboratory of the Future è quindi il titolo che lancia il tema voluto in questa edizione dalla curatrice Lesley Lokko, scrittrice e architetto scozzese di origini ghanesi, un tema che parte dal concetto essenziale, quello del “cambiamento”, rappresentato in una maniera emblematica dal suo continente di origine, l’Africa, rappresentata con tutte le sue criticità storiche, economiche, climatiche e politiche che oggi però, ancor con più forza, toccano sempre più da vicino il resto del mondo.

Un “cambiamento” che la Biennale di Venezia sta inoltre fortemente percorrendo per sperimentare sul campo un percorso che porti ad un ambizioso obiettivo, quello del raggiungimento di una neutralità carbonica. 

In parole povere, la ricerca di una via – come annota il Presidente Roberto Cicutto, impegnato fin dal 2021 su questo cruciale obiettivo – che porti ad ridurre, fino ad eliminare, ogni emissione di CO2 da tutte le manifestazioni prodotte da La Biennale. 

Ciò è stato (e sarà) reso possibile grazie ad un’accurata raccolta di dati e all’adozione di misure conseguenti che hanno già, dalla Mostra internazionale d’Arte Cinematografica dell’anno passato, portato la Biennale ad essere la prima grande Istituzione Culturale di livello internazionale a raggiungere questo risultato.

Per raggiungere l’obiettivo l’Istituzione ha lavorato in due direzioni: la riduzione delle emissioni sotto il proprio controllo e la compensazione delle emissioni residue, attraverso l’acquisto di crediti di carbonio certificati, generati da progetti di energia rinnovabile nel mondo.

E’ questo, forse è l’inizio del futuro…

I Palazzi di Venezia a portata di mano

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