Il rito della “Salute” e il MoSE, difesa della città

Fare un salto nel tempo … È sempre stato il sogno dell’umanità.

Ma sebbene non sia ancora effettivamente possibile, ci sono modi e luoghi che possono aiutare a farlo.

Chiudere gli occhi e immaginare Venezia

Certamente … ci vuole un po ‘di immaginazione, il momento giusto, e magari chiudere gli occhi, solo per un istante.

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Quindi, aiutato dal lento scorrere dell’immagine di una gondola sull’acqua, dai riflessi di una debole luce su un’antica facciata, o dal rumore di passi che risuonano tra i vicoli, o ancora più lontano, osservando un’opera d’arte in un museo, una creazione da una visione fantasiosa: vivere per un momento in un’altra epoca.

Venezia resta nel cuore… la sua capacità di far sognare.

È proprio questo uno dei motivi per cui Venezia resta nel cuore… la sua capacità di far sognare. E oggi, in un momento così difficile, in un contesto che ha messo a dura prova tutti, un tale valore diventa ancora più importante. C’è anche il suo simbolismo… quello che Venezia ha sempre rappresentato: una città aperta al mondo, una città che ha saputo combattere e superare momenti difficili, senza mai perdere la sua dignità e la sua fama di città illuminata.

Pertanto, abbiamo voluto un’immagine sulla copertina di questo numero, per riassumere tutto, la storia, il sogno, il simbolismo.

Una delle più famose basiliche veneziane, Santa Maria della Salute

È la veduta settecentesca di una delle più famose basiliche veneziane, Santa Maria della Salute, conosciuta in paese come la chiesa della Madonna della Salute.

Quella che da secoli è conosciuta come la Festa della Salute si celebra questo mese il 21 novembre, per la precisione; un rito antico, sempre rispettato e onorato dai veneziani, che ringraziano la Madonna per aver fatto cessare la terribile pestilenza nel 1630, con i loro voti e un pellegrinaggio, e che ancora oggi chiedono protezione per i loro cari. A causa delle inevitabili sentenze del governo e delle conseguenti restrizioni in atto, non sappiamo ancora come si svolgerà quest’anno questo anniversario, ma una cosa è certa, che almeno nei tempi moderni, il significato di questo rito non ha mai rappresentato la ragioni che originariamente hanno causato la nascita del suo formato di ringraziamento,

Da un salto nel passato, alle moderne tecnologie, a un possibile futuro per la città. Prima di lasciare come di consueto il lettore a consultare le pagine seguenti e quindi a tutto ciò che Venezia offre in questo periodo, seppur in forma ridotta, segnaliamo un altro aspetto di pregio per questo mese.

L’acqua “Granda” del 12 Novembre

Esattamente un anno fa, era il 12 novembre, una marea spaventosa spinta da potenti venti sommerse quasi tutta la terra pubblica della città.

Quel giorno raggiunse il livello di marea massimo mai registrato in città, appena al di sotto della marea di un metro e novantatre centimetri (1,93 metri) registrata durante la devastante alluvione del 1966. Adesso, dopo tanti anni, tante battaglie e tante polemiche, è stato raggiunto un traguardo che Venezia e il mondo attendevano con ansia.

Progetto MoSE a difesa di Venezia

Il progetto MoSE (acronimo di Electromechanical Experimental Module), una delle più grandi opere idrauliche mai realizzate, è ormai quasi pronto. È entrata in azione due volte lo scorso ottobre, arrestando una spinta dell’onda di oltre un metro e mezzo (1,5 metri) con le sue imponenti barriere idrauliche, dispiegate lungo tutti e tre i canali mare-laguna.

Bisognerà comunque aspettare ancora un anno, per la sua consegna definitiva, ma almeno, a oltre quarant’anni da quel terribile episodio, la città potrebbe tirare un profondo sospiro di sollievo a partire da oggi.

Un sospiro che desideriamo condividere con tutti gli Ospiti e gli amanti della nostra città, insieme a queste righe che citiamo con grande piacere e una certa emozione, tratto da una dichiarazione di Gabriella Belli, direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia.

«Per la prima volta nella storia di Venezia, i suoi monumenti più preziosi sono al sicuro ed è per noi una grande emozione, dopo esserci struggiti e sofferti ogni anno guardando il nostro fragile patrimonio sfregiato dalle maree. Un evento emozionante, meraviglioso, una grande novità per il mondo dell’arte e della cultura e per questa città, che custodisce un patrimonio unico al mondo, che abbiamo il dovere di preservare, ancor di più, pur essendo concentrato in un posizione delicata. Grandi notizie per Venezia e per tutti ».

I Palazzi di Venezia a portata di mano

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