L’artigianato da sempre è un carattere imprescindibile di Venezia.
Botteghe e piccole imprese artigianali si integrano da secoli nella storia della città inserendosi nel suo tessuto sociale.
Calli, corti, campielli, nascondono spesso questi piccoli gioielli dando luogo a coinvolgenti itinerari in luoghi spesso meno noti della città.
Ecco allora che prendendo spunto da Homo Faber, uno degli eventi clou del mese dedicato ai vari aspetti di quello che oggi viene definito come alto artigianato, in Italia e all’estero, vogliamo proporre un percorso che liberamente, passeggiando per la città, potrà far scoprire la vita quotidiana di una bottega attraverso le parole e i gesti di chi ha scelto questo mestiere dedicando passione e dedizione.
Si potranno così scoprire maestri del vetro, del merletto, della ceramica, del legno o ancora, della sartoria e della occhialeria, scoprendo le loro aziende in un giro tra suggestivi scorci della città, ma anche tra musei, siti storici e monumenti.
Cerchiamo di raccontare queste realtà come da nostro carattere, in maniera semplice e sintetica, con un itinerario libero e senza imposizioni, descrivendo nelle pagine a seguire una dozzina di attività, dal cuore della città alle suggestive isole della laguna.
DA HOMO FABER ALLA BIENNALE ARTE I GRANDI EVENTI IN CITTÀ
Una luminosa veduta a “volo d’uccello” apre questo numero di primavera: siamo sull’isola di San Giorgio Maggiore, ad un braccio d’acqua da San Marco, cuore della città.
In primo piano ci appare il complesso della Fondazione Cini, antico monastero dell’ordine benedettino, passato alla storia, tra i molti eventi che l’hanno caraterrizzato, per la Pace di Venezia, incontro voluto nel lontanissimo 1177 fra il Papa Alessandro III e Federico Barbarossa. In quel frangente Venezia ebbe il riconoscimento per essere uno Stato libero e sovrano alla pari di tutti gli altri Stati europei: un evento che vorremmo fosse beneaugurante e illuminante per i tristi eventi attuali.
Oltre la sua storia, l’isola di San Giorgio con la sua Fondazione, creata dal conte Vittorio Cini e dedicata al figlio Giorgio, è oggi protagonista con cinque inediti progetti che a partire da questo mese, porteranno l’isola al centro dell’interesse artistico e culturale della città.
Il primo appuntamento è per il 4 di aprile con “Le Stanze del Vetro”, ciclo espositivo che da vari anni presenta artisti internazionali legati al vetro quale materia di espressione e mezzo di ricerca.
FontanaArte. Vivere nel vetro è una retrospettiva critica degli arredi in vetro della leggendaria azienda milanese, che ha tracciato un arco storico stilistico nel design del XX secolo grazie al fondatore, Gio Ponti e ai direttori che lo hanno seguito, Pietro Chiesa, Max Ingrand e Gae Aulenti. Segue il 10 aprile l’evento forse più atteso, la maxi-mostra presentata da Homo Faber “Crafting a more human future – Tesori viventi d’Europa e del Giappone”.
Vera e propria kermesse dedicata ai mestieri dell’arte e all’eccellenza dell’artigianato si svilupperà su oltre 4000 metri occupando con 15 diverse mostre alcuni spazi per la prima volta aperti al pubblico: un percorso che dai maestri europei a quelli giapponesi (ospiti d’onore della manifestazione) porterà all’affascinante scoperta di artisti considerati come veri e propri “tesori viventi”.
Il 20 aprile aprirà poi la splendida casa-museo di Palazzo Cini. Qui la ribalta è per Joseph Beuys, noto maestro dell’arte concettuale: 40 sue opere focalizzeranno due suoi importanti temi di ricerca, il corpo umano e l’immagine animale.
Si torna in isola, a partire dal 22 aprile, con altre due importanti mostre: On Fire, una collettiva in collaborazione con la Galleria Tornabuoni Art, rivolta ad uno degli elementi primari in natura, il fuoco; e Kehinde Wiley: An Archaeology of Silence, una parata di dipinti e sculture monumentali inediti, dove l’artista statunitense mette in luce la brutalità del passato coloniale, americano e globale.
Il mese di aprile è poi nel segno de La Biennale di Venezia e della sua Esposizione internazionale d’Arte, una manifestazione che da oltre un secolo rappresenta le tendenze internazionali dell’arte contemporanea.
Rinviata di un anno causa la pandemia (evento successo solo durante le due guerre mondiali) torna a partire dal 23 aprile nei suoi tradizionali spazi ai Giardini e all’Arsenale con la grande mostra centrale “Il latte dei sogni” curata da Cecilia Alemani (prima donna italiana direttore della mostra). A questa, si aggiungono le immancabili Partecipazioni nazionali, ben 80 in questa edizione, e 31 Eventi collaterali.
Nel panorama espositivo si affiancano poi le mostre promosse dalle grandi istituzioni cittadine. Ecco allora per i Musei Civici la personale di Anselm Kiefer, da poco aperta a Palazzo Ducale e la retrospettiva su Afro, a Ca’ Pesaro (dal 21 aprile); per la Fondazione Pinault, le antologiche dedicate a Marlene Dumas a Palazzo Grassi e a Bruce Nauman a Punta della Dogana (entrambe già aperte), e ancora, la grande mostra dedicata dalle Gallerie dell’Accademia allo scultore britannico Anish Kapoor (dal 20 aprile); la retrospettiva sull’artista ucraina Louise Nevelson presso le antiche Procuratorie (dal 23); l’affascinante percorso presentato dalla Collezione Peggy Guggenheim, Surrealismo e Magia, a partire dal 9 aprile.
Con la pagina degli spettacoli, di cui diamo qualche spunto a seguire, ricordiamo infine le due grandi festività del mese contraddistinte dalle solenni funzioni in Basilica San Marco: quella di Pasqua (17 aprile) e quella di San Marco, patrono della città, festeggiato il 25 aprile assieme alla Festa nazionale della Liberazione. Giornate di festa che la città e tutti noi, vogliamo fortemente dedicare alla Pace.