Dopo alcuni importanti confronti ottenuti grazie allo scambio di importanti opere con musei italiani e stranieri, le Gallerie dell’Accademia di Venezia prosegue nell’iniziativa di presentare al pubblico opere di altissimo livello come già fatto in precedenti occasioni con “Il Bravo di Tiziano”, proveniente dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, il “Ritratto di giovane” di Giorgione, dal Museo di Belle Arti di Budapest, e la “Circoncisione di Cristo” di Tiepolo, conservata dal Museo Civico di Bassano del Grappa.
Ora, dal 5 novembre al 12 marzo, l’ospite d’onore è un dipinto giovanile di Giovanni Bellini, la “Madonna col Bambino”, nota anche come Madonna Trivulzio, in prestito dalla Pinacoteca del Castello Sforzesco di Milano.
L’opera viene presentata accanto alla preziosa “Madonna col Bambino benedicente e cherubini” di Jacopo Bellini – parte della collezione permanente del museo veneziano – a cui il restauro appena concluso ha restituito una sorprendente leggibilità nei valori formali e della tecnica esecutiva.
«Attraverso due capolavori assoluti – afferma il direttore Giulio Manieri Elia – si genera un intenso dialogo artistico tra grandi maestri; le due Madonne con il Bambino a confronto esemplificano un passaggio cruciale nella Storia dell’Arte occidentale vissuto da un padre e un figlio, due generazioni, due tradizioni artistiche. Il padre ancora sostanzialmente legato alla sua formazione tardo-gotica e il figlio lanciato verso un Rinascimento emergente. Un’occasione imperdibile, dunque, anche per ritrovare la tavola di Jacopo in un tripudio di colore e oro, reintegrati con il restauro appena concluso».
Le due opere sono esposte nella sala III del primo piano dove sono riuniti altri dipinti eseguiti dai Bellini, la più importante impresa familiare della Venezia quattrocentesca, in un arco di tempo compreso dagli anni quaranta agli anni sessanta.
LA RISTRUTTURAZIONE
Con il mese di ottobre parte il progetto di ristrutturazione Grandi Gallerie che aprirà una nuova sezione al primo piano del museo.
Il progetto riguarda interventi strutturali che permetteranno di raddoppiare gli spazi espositivi, abbattere le barriere architettoniche e dotare il museo di impianti e servizi oggi indispensabili per il suo funzionamento, rendendo il museo più accessibile, fruibile e accogliente.
I lavori sono stati suddivisi in quattro fasi che prevedono alcune limitazioni al percorso completo di visita, al fine di garantire un’apertura continuata del museo.
La terza fase del progetto inizierà lunedì 10 ottobre 2022 e terminerà domenica 27 agosto 2023 e interesserà le sale XVIII, XIX, XX, XXI, XXII, XXIII, XXIV.
Mentre le sale XVIII, XIX, XX e XXI saranno chiuse dal 10 ottobre 2022, le sale XXII, XXIII e XXIV verranno chiuse un secondo momento, nel mese di dicembre 2022.