Nelle Colline Patrimonio UNESCO arriva la Primavera
Territorio, accoglienza, tipicità. Queste le parole chiave che guiderano la Primavera del Prosecco Superiore 2022. Una rassegna nata dalla grande forza del volontariato delle Pro Loco, che è divenutauno dei più validi esempi di marketing territoriale.
Ciò che la rende unica è la capacità di far vivere al turista un’esperienza indimenticabile, in cui la grande tradizione enologica del Conegliano Valdobbiadene DOCG diventa il “filo d’Arianna” che guida il visitatore alla scoperta del territorio, della cultura e dell’ospitalità locale, immergendosi totalmente nello spirito che anima le 17 Mostre di Primavera.
Il tutto in un territorio magico, entrato nel Patrimonio dell’umanità UNESCO e celebrato nei versi del poeta Andrea Zanzotto, figura alla quale è ispirato il programma di visite dal titolo “Cartoline inviate dagli dei”.
Torna anche il Concorso Enologico Fascetta d’Oro dedicato alla migliore produzione vitivinicola dell’area del Conegliano Valdobbiadene e grande attenzione è rivolta ai turisti, con l’organizzazione di giornate immersive inserite nel programma della rassegna che, in questa edizione, celebra i festeggiamenti – a suo tempo bloccati dalla pandemia – per la nomina a Patrimonio dell’Umanità delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
ALLA SCOPERTA DEL PROSECCO DOCG
Dal paesaggio lagunare a quello collinare
Da una città con una storia millenaria come quella di Venezia ad un territorio da cui nasce una delle eccellenze della produzione vinicola italiana: quella delle colline di Valdobbiadene e Conegliano.
La primavera e un tour tra le cantine del Prosecco Superiore DOCG
Con l’avvento della primavera per un momento lasciamo Venezia, per scoprire questo territorio posto poco prima della linea montana che porta alle Dolomiti, riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio mondiale dell’Umanità.
Lo facciamo con un ideale itinerario che attraversa un ambiente caratterizzato da dolci colline e piccoli vigneti su arditi terrazzamenti creati nel tempo dall’uomo e da dove prende vita un’uva dorata che il mondo conosce ormai da tempo, come Prosecco.
Lo facciamo lungo un itinerario che da Valdobbiadene porta a Conegliano attraverso sei tra le aziende produttrici che rappresentano al meglio questo vino diventato sempre più negli ultimi anni, uno dei simboli mondiali che contraddistingue lo stile italiano.
L’itinerario non poteva che partire dalla Bortolomiol, una delle aziende leader del territorio che proprio quest’anno celebra il centenario della nascita del fondatore Giuliano Bortolomiol, dal quale nasce oltre all’omonima cantina, un capitolo importante nella storia del vino di questo territorio, riconosciuto come DOCG.
Oggi la sua famiglia rappresentata dalla moglie Ottavia e dalle figlie Maria Elena, Elvira (oggi presidente del Consorzio di tutela del Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG), Giuliana e Luisa, celebra orgogliosa questo anniversario con un’iniziativa innovativa, il Tour del Centenario.
In una antica filanda nel cuore di Valdobbiadene recuperata dai Bortolomiol, nella suggestione di uno splendido parco, quello appunto della Filandetta che ospita un vigneto biologico, ci si potrà immergere nell’Art & Wine Farm, un sorprendente contenitore di tutte le arti legate al mondo del vino, e conoscere una residenza d’artista internazionale dedicata alle donne, dalla quale è nata Cocoon, opera d’arte installata all’interno del Parco. Qui si potrà ancora scoprire “l’altro volto” del Prosecco Superiore DOCG: quello di un vino longevo, capace di affrontare le grandi sfide di oggi.
Sempre a Valdobbiadene, a circa 3 chilometri dal centro, troviamo un’altra realtà tipica di questo territorio, l’Azienda agricola “Le Bertole” diretta da una famiglia, quella di Gianfranco Bortolin e sua moglie Viviana, fedeli custodi di una passione che realizzano nel proprio vigneto di Cartizze.
La loro affermazione nel tempo avviene rapidamente con la produzione di Spumanti Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG confermata da numerosi premi e riconoscimenti ottenuti in vent’anni di attività.
Fare vino, si dice, è un’arte e questa nasce proprio dalla dedizione e dalla cura di una famiglia come questa che ha saputo combinare con il rispetto e la valorizzazione dell’ambiente, il piacere di portare del vino di qualità in tutto il mondo.
Nella cantina di famiglia viene seguito l’intero processo produttivo: dalla coltivazione, alla vendemmia, dalla vinificazione alla spumantizzazione, fino all’imbottigliamento e la vendita.
Da Valdobbiadene, inerpicandosi tra il verde lussureggiante delle colline dell’alta Marca ci si imbatte nel borgo di Santo Stefano, noto per il suo museo di cultura contadina e popolare gestito dalla ProLoco.
Qui troviamo abbarbicata lungo vertiginose pendici puntellate da rigogliosi vigneti, l’azienda Col Vetoraz, emblema di una tradizione ultracentenaria scaturita dalla passione di Francesco Miotto che, fin dalla nascita dell’azienda, nel 1993, ha voluto con sé l’Agronomo Paolo De Bortoli e l’Enologo Loris Dall’Acqua.
La loro missione è quella di render onore a un territorio unico e generoso puntando alla creazione di vini di altissima qualità come i due più recenti Cuvée Brut, ed Extra Dry, entrambi contraddistinti dalla foglia di vite, simbolo di questo marchio.
Arrivare a Col Vetoraz è un’esperienza che varia da stagione a stagione e che si completa nella esclusiva ed accogliente Sala panoramica sulle colline del Cartizze dove, in una vista senza uguali, si potranno degustare il prodotto del grande e appassionato lavoro dell’azienda.
Proseguendo, si arriva poi a Guia, piccolo borgo adagiato sulle colline lungo la Pedemontana. Qui troviamo un’altra azienda agricola di prestigio, la Nani Rizzi erede da oltre un secolo di una stirpe di appassionati viticoltori iniziata con il nonno Giovanni da cui appunto trae il nome la cantina.
Alla sua guida oggi troviamo Denis Spagnol affiancato e sostenuto con grande entusiasmo dalle tre figlie Giulia, Elena e Silvia.
La ricerca della qualità è il loro punto di partenza così come lo sono le preziose uve “glera”, provenienti dalle rinomate e spettacolari colline a terrazzamenti, trasformate in prodotti d’eccellenza grazie al perfetto connubio fra tradizione e innovazione.
Il risultato è un’ampia gamma di spumanti che rappresentano l’orgoglio di una cantina storica affiancata alla straordinaria unicità del territorio che oggi possiamo ammirare da una splendida terrazza vetrata che fa da Sala degustazione.
Il nostro itinerario prosegue ancora lungo la strada per Pieve di Soligo, fino a giungere a Farra di Soligo alla ricerca della nostra quinta Cantina, l’Azienda Agricola Andreola.
Qui, Stefano Pola prosegue nella conduzione dell’azienda con la stessa filosofia di suo padre Nazzareno. Il suo impegno è ancor oggi la tutela e la conservazione del territorio che porta al rispetto del vitigno secondo l’adattabilità al terreno e al clima, con un lavoro ancora totalmente manuale. Un lavoro, come un vino, che da queste parti amano (a ragione) definire “eroico”.
Da Andreola, come del resto in tutte le cantine nominate, la sapienza enologica e la tecnologia all’avanguardia sono la combinazione vincente per ottenere un prodotto capace di esprimere al meglio le caratteristiche peculiari del Valdobbiadene DOCG, un vino fatto letteralmente a mano con un lavoro attento e quotidiano, reso ancora più faticoso dalle ripide colline. Un impegno che nei secoli ha modellato il paesaggio rendendolo unico, traendone un vino che ha saputo conquistare il mondo.
Da Farra di Soligo punteremo ora il navigatore in direzione di Conegliano, suggestiva città che con Valdobbiadene costituisce la preziosa zona del Prosecco Superiore a denominazione di origine controllata geografica (DOCG). Poco prima, troviamo in zona Crevada una delle aziende più note di queste colline: la Astoria Wines.
Nata nel 1987 dalla passione di una storica famiglia di viticoltori guidata oggi da Paolo e Filippo Polegato, Astoria è oggi il primo vinificatore privato del Conegliano-Valdobbiadene DOCG e i suoi vini sono stati celebrati dai più importanti concorsi enologici.
Il suo cuore pulsante è la Tenuta Val del Brun dominata dall’affascinante casa colonica di fine Ottocento, immersa su quaranta ettari di spettacolari vigneti che prosegue nella Cantina, da dove prendono vita i prestigiosi vini dell’azienda, e nell’elegante modernità del Lounge Wine Store, lo show room dove hanno luogo vari tipi di eventi e da dove si diramano due gruppi di itinerari che potranno essere scelti a discrezione dell’Ospite.
Ricordiamo infine che tutte le aziende citate offrono visite ed inebrianti esperienze di degustazione in un viaggio alla scoperta delle varie fasi della creazione del vino, dalla materia prima, fino al prodotto finito.
A seguire diamo le indicazioni per arrivare ad ogni azienda e i dettagli per poter prenotare una visita che, certamente, non mancherà di conquistare il visitatore.