Le Gallerie dell’Accademia: luce e colore nella pittura veneziana
Un’antica chiesa medioevale, un monastero, una Scuola Grande rappresentano quello che è stato il grande complesso di Santa Maria della Carità, oggi Gallerie dell’Accademia, splendido percorso nell’arte veneziana per eccellenza, la Pittura.
Dal ‘300 al ‘700, con un itinerario che si sta rinnovando grazie al restauro dell’antico monastero, scopriremo con graduali passaggi, il mutamento della sensibilità nella rappresentazione del divino che, dalle Vergini bizantine su sfondi dorati di Paolo e Lorenzo Veneziano, si umanizza dolcemente nei volti delle Madonne nelle Sacre conversazioni di Giovanni Bellini.
Gli enigmi di grandi e piccole tele, la Venezia dipinta nel ciclo di Sant’Orsola del Carpaccio, la Tempesta di Giorgione, La Cena in casa Levi di Veronese, la Pietà di Tiziano, solo per citare gli esempi più importanti, ci aiuteranno a conoscere e vedere Venezia con occhi nuovi.
Inizialmente le gallerie dell’Accademia nascono proprio in relazione allo studio della storia dell’arte promosso dall’Accademia delle Belle Arti che in questi luoghi ha operato fino a tempi recenti.
Oggigiorno le attività dell’Accademia si svolgono in quello che un tempo era l’Ospedale degli Incurabili sorto all’inizio del XVI secolo alle Zattere, con affaccio sul canale della Giudecca. Interessante dunque non solo scoprire l’arte veneziana che qui è raccolta, ma anche la storia degli edifici, non meri contenitori.