Ci sono diversi modi per scoprire Venezia e conoscerne gli angoli e le storie nascoste.
Venezia con i suoi palazzi, i musei e le chiese, ma anche le calli, i campielli e le fondamenta della città possono nascondere tesori straordinari e curiosità che coinvolgeranno il visitatore fino a farlo sentire parte di una città che, per sua natura, appartiene al mondo intero.
Scegliere una guida locale che conosce Venezia e che può raccontare tutto ciò è un modo speciale per avvicinarsi alla città, creare un itinerario personalizzato, in base agli interessi e al tempo che un visitatore può dedicare. La squadra delle Best Venice Guides è in grado di offrire tanti itinerari e in lingue diverse: italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo, russo, portoghese, polacco, greco, ceco, bulgaro, rumeno, olandese, cinese, giapponese, serbo e turco.
San Zanipolo così viene chiamata la Basilica di SS. Giovanni e Paolo
La basilica dei SS. Giovanni e Paolo, detta popolarmente S. Zanipolo, si trova in uno dei luoghi più pittoreschi del sestiere di Castello. Nel 1234, anno di canonizzazione di S. Domenico di Guzman, il doge Jacopo Tiepolo concede al nuovo Ordine un terreno soggetto a frequenti inondazioni per permettere la costruzione di una chiesa. La visita permette di ripercorrere momenti salienti della spiritualità domenicana e comprendere i punti di contatto con la vita politica veneziana.
Luogo di importanza storica scelto dai dogi per la loro sepoltura
Il doge Jacopo Tiepolo e il figlio Lorenzo, anch’egli eletto doge, scelsero S. Zanipolo come luogo della propria sepoltura, una scelta condivisa successivamente da numerosi altri dogi. A partire dalla metà del XV i funerali dei dogi si svolsero ordinariamente proprio in questa basilica.
Due altari sono consacrati a santi domenicani del XIV sec. protagonisti del travagliato periodo della cosiddetta cattività avignonese. Presso l’altare di S. Caterina si conserva una reliquia del piede della Santa, che si adoperò con successo per il ritorno a Roma della sede papale. Proclamata dottore della Chiesa è venerata come patrona d’Italia assieme a S. Francesco e proprio a Venezia iniziò il processo di canonizzazione.
L’altare di S. Vincenzo presenta un polittico attribuito a Giovanni Bellini e bottega.





